Scopriamo di più sull’aglione della Valdichiana
Tutti conosciamo l’aglio, pochi però sanno che l’aglione della Valdichiana è un vero tesoro toscano tutto da scoprire.
Un’eccellenza che rischiava di scomparire dalle nostre tavole e che solo grazie all’ostinazione di alcuni coltivatori toscani si è riusciti a dargli un nuovo futuro. Dal 2017 l’Associazione per la tutela e valorizzazione dell’Aglione si impegna infatti nella promozione e nella tutela di questo prodotto tipico toscano che merita tutta la nostra attenzione.
Dal sapore più dolce e delicato, oltre che più digeribile rispetto alla versione comune, l’aglione della
Valdichiana è molto di più di un aglio di grandi dimensioni. Innanzitutto serve il territorio, cresce in una area specifica con delle caratteristiche di terreno ben definite. Si coltiva nella zona della val di Chiana, tra le province di Arezzo e Siena ed in parte nelle province di Perugia e Terni.
Si semina nel periodo che va da ottobre e novembre mentre la raccolta avviene tra giugno e luglio, con una coltivazione che richiede molta attenzione per tenere il terreno libero e pulito da infestanti. Molto lavoro nei campi che viene ripagato nei piatti della tradizione toscana.
L’aglione della Valdichiana è una fonte preziosa di fenoli e sostanze nutritive utili alla nostra salute come a tenere a bada la pressione arteriosa e il livello di zucchero nel sangue, ma è il suo sapore a farcelo amare.
Come usare l’aglione della Valdichiana in cucina
L’aglione della Valdichiana dà il suo meglio in sughi e zuppe e in Toscana molte sono le ricette tipiche che sono diventate un cult, la prima su tutte è quella dei pici all’aglione. Una bomba di sapori toscani, rustici come la tradizione contadina.
Solo acqua e farina per la pasta, e olio, sale, pomodori e aglione per il sugo. Semplici ma squisiti.
Il vino giusto per i sughi all’aglione della Valdichiana
Come ingrediente di sughi per primi piatti, l’abbinamento migliore è quello che la tradizione toscana ha creato come connubio perfetto, ovvero il vino Nobile di Montepulciano.
Un abbinamento che non delude mai.
Foto da www.tuscanelephantgarlic.com