VIAGGIO ALLA SCOPERTA DEI VINI DEL SUD AFRICA, PARTE 1
I mondiali di calcio ai nastri di partenza sono una occasione per soddisfare le proprie curiosità su una nazione con un ottimo presente enoico. E un grande passato
Parli del Sudafrica e spuntano i parchi. O magari il passato razzista, ma il vino, beh, quello no.
E invece è un errore. Visto che l’estremità meridionale del continente africano è un produttore tra i migliori al mondo, per di più con una storia gloriosa.
Ma scendiamo nel dettaglio.
Attorno alla metà del ‘600 i vini dolci di Constantia, piccolo comune agricolo a due passi da Città del Capo, erano reputati tra i maggiori del mondo, come adesso il Sauternes. La reputazione resta molto elevata, ma all’inizio del nuovo millennio solo tra gli esperti.
Ciò che è rimasta invariata nei secoli è la zona di produzione, concentrata in maggioranza attorno a Città del Capo, dove il vigneto gode di un clima mediterraneo molto caldo (analogo alla nostra Sardegna, per intenderci), più piovoso vicino alla costa, ma decisamente arido nell’interno (dove l’irrigazione è essenziale).
Molti i cambiamenti invece in fatto di vitigni.
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