Sushi, nientepopodimeno!
IL SUSHI, LA “PIZZA” DEI GIAPPONESI, UNA PRELIBATEZZA. MA CHE ESIGE UNA TIPOLOGIA DI VINI BEN PRECISA
Strano, saporito, unico. Una autentica squisitezza. Il sushi – o per la precisione il sushi di pesce crudo, che da noi viene identificato con il sushi tout court – è una delle preparazioni esotiche di maggior successo nel Bel Paese.
Trademark di una delle migliori cucine di pesce del mondo, quella nipponica – e se si guarda alla finezza e al rispetto della materia prima è difficile non porla sul punto più elevato del podio – il sushi può esaltarsi e addirittura quadridimensionalizzarsi, come tutti i piatti particolari, con il vino giusto.
IL VINO ADATTO PER IL SUSHI
Il vino quindi può esaltarlo purché si peschi all’interno di una tipologia ben precisa: quella dei bianchi aromatici – o comunque ben profumati, e di ottima acidità.
Magari con una punta – appena – di dolcezza.
Inevitabili le zone dalle quali pescare: Alto Adige, Alsazia, Valle del Reno e Mosella su tutte.
Avete presente quel Gewurztraminer atesino tanto profumato che non sapete con cosa berlo? Ecco, il gioco è fatto.
Ma su tutti: un grande Riesling alsaziano.
A creare quella (con)fusione di sapori – quando cioè non si riesce a capire dove finisca il sapore del cibo e inizi quello del vino – segno inequivocabile dell’abbinamento perfetto.
Francesco Annibali