Franciacorta: l’eccellenza delle bollicine italiane
Il Franciacorta è un esempio di come passione, tradizione e novità tecnologiche possano fondersi per creare un prodotto di eccellenza. Ogni calice racconta la storia di un territorio unico e le realtà che vi operano, i quali danno vita a bollicine di gran gusto, oltre che di inimitabile eleganza. Se desiderate ottime annate, consigliamo di dare uno sguardo alle proposte di Franciacorta cantina Ferghettina su bibes.it.
La popolarità di questo prodotto è dovuta all’esclusività della denominazione, sinonimo di vini spumanti di altissima qualità, nonché prodotti secondo il metodo classico, cioè lo stesso utilizzato per lo Champagne in Francia.
Situata in Lombardia, la Franciacorta si estende tra le colline moreniche attorno al Lago d’Iseo, creando un microclima ideale per la coltivazione di vitigni come Chardonnay, Pinot Nero e Pinot Bianco. I suoli calcarei e la giusta combinazione di escursioni termiche contribuiscono a dare ai vini una freschezza e complessità che li hanno resi celebri in tutto il mondo.
La storia del Franciacorta
La storia del Franciacorta risale agli anni ’60, quando furono prodotte le prime bottiglie con l’intento di emulare i grandi spumanti francesi. Con il passare del tempo, però, i produttori della zona hanno
saputo creare un prodotto con una propria identità distintiva, quindi continuarono ad investire per costruire reputazione e credibilità.
Nel 1995, per l’appunto, Franciacorta divenne la prima zona in Italia a ricevere la denominazione DOCG (Denominazione di Origine Controllata e Garantita) per i vini spumanti, un riconoscimento che ne certifica la qualità e l’origine rigorosa.
Oggi, Franciacorta è sinonimo di metodo classico italiano: consiste nella rifermentazione in bottiglia che dona ai vini bollicine eleganti e perlage persistente. Tra le tipologie più famose troviamo il Franciacorta Brut, Extra Brut, Satèn e Rosé, ognuna delle quali rispecchia uno stile unico a sé.
Le caratteristiche distintive
Il segreto del successo del Franciacorta sta nella combinazione di fattori naturali e tecniche di produzione. I vitigni principali includono Chardonnay, che dona freschezza e aromi fruttati, e Pinot Nero, che conferisce struttura e complessità.
Il Pinot Bianco viene utilizzato in percentuali più ridotte per aggiungere delicatezza alle cuvée. La maturazione sui lieviti, che può durare dai 18 mesi per le versioni base fino a oltre 60 mesi per i millesimati, permette di sviluppare e affinare la complessità aromatica fino al momento del consumo.
Il Franciacorta Satèn, per esempio, è una tipologia particolare prodotta solo con uve a bacca bianca e caratterizzata da una pressione più bassa per conferire al vino una texture cremosa e setosa. Il Rosé, invece, viene ottenuto principalmente da Pinot Nero, che regala aromi di frutti rossi e una struttura davvero elegante.
Le cantine della Franciacorta
Numerose sono le cantine che hanno contribuito alla fama del Franciacorta, ciascuna con la propria interpretazione del metodo classico. Tra le più note ci sono nomi come Bellavista, Ca’ del Bosco e Berlucchi, che hanno giocato un ruolo fondamentale nella promozione e nella qualità dei vini della zona.
Un’altra cantina che merita attenzione è Ferghettina, riconosciuta per il suo approccio innovativo e la cura artigianale. Fondata nei primi anni ’90, la cantina Ferghettina si distingue per l’uso di particolari bottiglie quadrate che aiutano a migliorare il contatto tra il vino e i lieviti durante l’affinamento. Tra i loro vini più apprezzati ci sono il Franciacorta Brut e il Rosé, massime espressioni di freschezza, equilibrio e finezza.