Il vino Moscato di Noto, un grande vino Doc siciliano
Luogo di produzione del Moscato di Noto
Il Moscato di Noto è un vino di produzione siciliana, più specificatamente della parte sud orientale dell’isola, nelle zone di Noto, Pachino, Rosolini e Avola, tutte site in provincia di Siracusa, parecchio conosciuta anche nel settore dell’agricoltura.
Esso, appartiene alla denominazione Noto DOC, che si classifica tra le più importanti aree vitivinicole siciliane, creata nel 1974, e rientra nel Consorzio tutela vini del Siracusano.
L’acronimo DOC è utilizzato in enologia come garanzia per identificare un prodotto di notevole qualità. Le aziende che producono il Moscato di Noto non sono molte, anche se negli ultimi anni, grazie ai riscontri positivi riportati, stanno gradualmente aumentando all’interno del territorio stesso.
Caratteristiche e proprietà del Moscato di Noto
L’unico vitigno da cui viene ricavato tale vino è il Moscato Bianco, conosciuto localmente anche come Moscato giallo o Moscatella.
E’ uno dei più antichi, a bacca bianca e importato dalla Grecia intorno al II secolo a.C.
E’ famoso per la sua versatilità, infatti, permette di produrre un’ampia varietà di vini, da quelli liquorosi a quelli dolci e leggeri o anche a spumanti più vivaci.
Oltre che in Sicilia, si è espanso anche in altre regioni d’Italia, come l’Abruzzo, il Piemonte, la Valle d’Aosta, ecc. ma anche d’Europa, infatti è ampiamente conosciuto con nomi diversi, anche in Francia, in Spagna e in Germania.
Tuttavia, soffrendo dei climi freddi, riesce ad esprimere al meglio le sue potenzialità nei luoghi caldi e soleggiati, tipici del clima mediterraneo.
In particolare, in questi ultimi, è sfruttato per produrre i passiti, una tipologia di vini molto apprezzata dagli intenditori, che va incontro ad un processo di disidratazione e generalmente sono ideali a fine pasto per accompagnare dolciumi o anche biscotti secchi.
La coltivazione cerca di rispettare al massimo la cura del territorio, utilizzando esclusivamente prodotti naturali, al fine di esaltare tutte le caratteristiche della terra di appartenenza.
Le uve vengono fatte appassire sui graticci al sole, in luoghi aperti, la fermentazione avviene ad una temperatura controllata ed il vino viene conservato in recipienti di acciaio fino all’imbottigliamento, per circa sei mesi.
La gradazione alcolica è del 12%.
Il colore ottenuto generalmente è quello del giallo dorato con dei riflessi ambrati o talvolta quello del giallo paglierino. Il gusto è molto aromatico, con un retrogusto inconfondibile, donato dal miele, dagli agrumi e dalla frutta secca e candita, al punto tale da coinvolgere piacevolmente anche il senso dell’olfatto.
Abbinamenti consigliati a tavola per il Moscato di Noto

Sugli abbinamenti da fare con il vino Moscato di Noto ci si può largamente sbizzarrire, grazie alle molteplici varietà che vengono offerte.
L’accostamento più comune è quello con i dolci, in particolare con quelli tipici della regione in cui viene prodotto, conosciuti in tutto il mondo, come le paste di mandorla, i cannoli alla ricotta o la cassata siciliana. Talvolta anche con i dolci da forno al cioccolato o con i biscotti secchi.
Per ciò che riguarda, invece, i cibi salati, si può piacevolmente abbinare ai primi piatti di pesce, specialmente con quelli a base di frutti di mare, alle ostriche, alle trote, ai formaggi dolci o alla frutta sciroppata.
La tradizione vuole che il buon Moscato di Noto, accompagni immancabilmente il panettone nei pranzi o nelle cene Natalizie, la colomba in quelli Pasquali o qualsiasi altra importante ricorrenza.