L’olio extravergine di oliva Terra d’Otranto DOP è ottenuto dalle olive delle seguenti Cultivar: Cellina di Nardò e Ogliarola, presenti, da sole o congiuntamente, negli oliveti per almeno il 60%. Possono concorrere altre varietà presenti negli oliveti in misura non superiore al 40%.
Metodo di produzione
La raccolta delle olive deve essere effettuata o manualmente o meccanicamente, appena il grado di maturazione viene raggiunto, ma non oltre il 30 gennaio. Fattore fondamentale per la qualità è che la molitura delle olive deve essere effettuata non oltre il secondo giorno dalla raccolta, dopo lavaggio a temperatura ambiente. La resa della produzione non può superare le 12 tonnellate per ettaro, questo per gli impianti intensivi. La resa massima delle olive in olio non può superare il 20%.
Aspetto sapore e caratteristiche
L’olio extravergine di oliva Terra d’Otranto DOP Sempre partendo dal presupposto che il colore non è parametro di valutazione della qualità, si presenta con un colore verde o giallo con leggeri riflessi verdi. Al naso è fruttato medio di oliva al giusto grado di maturazione con leggera sensazione di foglia, in bocca il sapore anch’esso fruttato medio, ha un leggero sentore di amaro e piccante caratterizzato dell’epoca di raccolta.
L’olio extravergine di oliva Terra d’Otranto DOP è caratterizzato da un livello di acidità massima totale di 0,65 g per 100 g di olio.
Da esame del Panel test di verifica qualità, il punteggio è maggiore o uguale a 6,5.
Zona di produzione
La zona di produzione, lavorazione e confezionamento dell’olio extravergine di oliva Terra d’Otranto DOP si estende nella provincia di Lecce e in diversi comuni delle province di Taranto e Brindisi, nella regione Puglia.
Storia e Gastronomia
La coltivazione dall’Ulivo nel Salento si pratica in epoca antichissima: già 8.000 anni fa la produzione locale ha goduto dell’influenza della tradizione oleicola di Messapi e Fenici, Greci e Romani. Le prime traccie storiche della commercializzazione dell’olio risalgono al Medioevo, per iniziativa dei monaci Basiliani, seguaci appunto di San Basilio. Sempre loro l’idea di identificare questa zona, estesa ad arco dalle Murge al punto di convergenza tra il Mar Ionio e l’Adriatico, con il nome Terra d’Otranto. Nel Rinascimento, la qualità dell’olio della zona era tale da essere apprezzato ed esportato fino addirittura ai confini dell’Impero Ottomano.
Ulivo secolare
È consigliabile consumarlo entro 4-6 mesi dalla produzione, per gustarlo nel periodo di massima espressione del suo sapore. L’olio extravergine di oliva Terra d’Otranto DOP ha un gusto intensamente aromatico che lo rende ottimo per condire primi piatti a base di pasta di grano duro, verdure bollite e legumi, oltre che su secondi piatti a base sia di carne che di pesce.
Etichettatura
Si trova in commercio nella tipologia olio extravergine di oliva Terra d’Otranto DOP. È confezionato in vetro o lamina metallica stagnata di capacità non superiore a 5 l.
Sulle etichette delle confezioni deve essere riportata l’indicazione: Terra d’Otranto seguita da Denominazione di Origine Protetta (DOP) , il simbolo comunitario e l’annata di produzione. Sulla confezione deve essere apposto l’apposito contrassegno di garanzia composto da un codice alfanumerico univoco che assicura la tracciabilità del prodotto. Vedi Consorzio di tutela.
Itinerari enogastronomici: