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Il caffè Specialty: un viaggio nell’eccellenza del caffè di alta qualità

Un viaggio nell’eccellenza del caffè di alta qualità

Nel panorama globale del caffè, il Caffè Specialty si distingue come una vera e propria esperienza di eccellenza. Non si tratta solo di una tazza di caffè, ma di un viaggio che porta alla scoperta di aromi unici e sapori raffinati, frutto di una meticolosa cura in ogni fase della produzione. Questo tipo di caffè va oltre la semplice bevanda: è il risultato di una profonda attenzione alla qualità, dalla piantagione fino alla tazzina. In questo articolo esploreremo cos’è il Caffè Specialty, cosa lo differenzia dai caffè comuni e perché è diventato sinonimo di alta qualità e sostenibilità.

Origine e definizione del Caffè Specialty

Il concetto di Caffè Specialty ha preso piede verso la fine del XX secolo, quando un gruppo di esperti e appassionati ha iniziato a cercare modi per valorizzare il caffè di qualità superiore.

Il termine Caffè Specialty è stato coniato da Erna Knutsen nel 1974. Durante una conferenza dell’Associazione del Caffè a New York, Knutsen, che all’epoca lavorava come compratrice di caffè, utilizzò il termine per descrivere i chicchi di caffè di alta qualità coltivati in condizioni ideali e con caratteristiche uniche legate al terroir (il clima, il suolo e la topografia della regione di coltivazione).

Da quel momento, il concetto di Specialty Coffee ha preso piede, distinguendosi dal caffè commerciale per l’attenzione alla qualità in ogni fase della produzione, dalla piantagione alla tazzina.

Mani che sorreggono ciliegie di caffè rossi, con la pianta di caffè sullo sfondo

Con l’arrivo della Third Wave Coffee, una corrente che ha rivoluzionato il mondo del caffè nei primi anni 2000, l’attenzione si è concentrata sulla provenienza dei chicchi, sulle tecniche di tostatura leggere e sull’esaltazione delle caratteristiche organolettiche del caffè. Successivamente, la Fourth Wave Coffee ha introdotto il concetto di sostenibilità e tracciabilità, con una maggiore attenzione all’impatto sociale e ambientale delle coltivazioni. Questi movimenti hanno dato forma al mondo del Caffè Specialty, definendo standard rigorosi sia per la qualità che per la sostenibilità.

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Criteri di qualità del Caffè Specialty

Il Caffè Specialty non è solo sinonimo di qualità, ma anche di una rigorosa attenzione ai dettagli. Per essere classificato come Specialty, un caffè deve rispettare criteri molto severi. I chicchi vengono valutati in base a parametri come l’assenza di difetti primari (come quelli causati da malattie o da condizioni climatiche sfavorevoli) e devono superare una rigorosa selezione manuale. Questa selezione garantisce che solo i chicchi migliori arrivino ai processi di tostatura.

Il punteggio del caffè viene assegnato da Q-Grader certificati, esperti professionisti che valutano la qualità del caffè su una scala da 0 a 100. Solo i caffè che raggiungono un punteggio superiore a 80 vengono classificati come Specialty. Questo significa che ogni lotto di caffè Specialty deve offrire un profilo aromatico eccezionale, spesso derivante da chicchi di 100% Arabica, considerati superiori rispetto alla specie Robusta. Raramente, alcune varietà pregiate di Robusta di alta qualità, chiamate Fine Robusta, possono soddisfare i requisiti del Caffè Specialty.

Il ruolo cruciale della tostatura

Chicchi di caffè tostati
Chicchi di caffè tostati

Un aspetto fondamentale nella produzione del Caffè Specialty è la fase di tostatura. Questa fase è cruciale perché consente di esaltare le caratteristiche uniche dei chicchi, preservando i loro profili aromatici e gustativi.

Il processo di tostatura viene eseguito con estrema precisione, monitorando parametri come temperatura e tempo per garantire un risultato ottimale.

Tostatori esperti collaborano spesso con i produttori per assicurarsi che ogni chicco venga trattato nel modo migliore, offrendo al consumatore una tazza di caffè che va dal dolce al fruttato, con note acidule o amare ben equilibrate.

Differenza tra caffè Specialty e caffè commerciale

Una delle domande più frequenti è quale sia la differenza tra il Caffè Specialty e il caffè commerciale. La distinzione principale risiede nella qualità e nella tracciabilità. Il caffè commerciale tende ad essere più uniforme e standardizzato, mentre il caffè Specialty punta a offrire un’esperienza sensoriale unica, con una vasta gamma di sapori e aromi che dipendono dalla regione di origine, dalla varietà e dal metodo di lavorazione.

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Ciliegie di caffè che vengono lavati (washed process)
Ciliegie di caffè che vengono lavati

Inoltre, nel mondo del Caffè Specialty, la tracciabilità gioca un ruolo fondamentale. Ogni chicco può essere rintracciato fino alla piantagione, garantendo trasparenza nel processo produttivo. I torrefattori e i consumatori cercano di instaurare relazioni dirette con i produttori, sostenendo prezzi equi e pratiche sostenibili che promuovono il benessere delle comunità locali nei paesi di origine. Questo approccio garantisce una catena di approvvigionamento più etica e sostenibile, rispetto al caffè commerciale.

Il Caffè Specialty si distingue ulteriormente dal caffè commerciale per la sua natura spesso mono-origine e, ancora più frequentemente, mono-piantagione. Questo significa che i chicchi provengono da una singola regione o addirittura da una specifica piantagione, garantendo una tracciabilità e un’identità uniche. Il caffè mono-origine permette di valorizzare le caratteristiche peculiari del terroir, ossia l’insieme di fattori come il clima, il suolo e l’altitudine che influenzano il profilo aromatico del caffè.

Un altro elemento distintivo è il profilo di tostatura. A differenza del caffè commerciale, che ha una tostatura standardizzata per ottenere un gusto uniforme, nel Caffè Specialty la tostatura viene personalizzata per ogni singolo lotto di caffè. Questo processo permette di esaltare le caratteristiche uniche di ciascun chicco. Inoltre, la tostatura varia in base al metodo di estrazione a cui il caffè è destinato: per esempio, si eseguono tostature diverse per caffè da preparare con metodi come V60, Chemex, moka o espresso, garantendo un risultato ottimale per ogni tecnica.

Preparazione di un caffè filtro con metodo V60
Caffè Specialty Preparazione di un caffè filtro con metodo V60

Il Caffè Specialty viene preferibilmente venduto in chicchi interi, per preservarne la freschezza e la qualità. Sulle confezioni si trova spesso un’etichetta dettagliata che fornisce informazioni fondamentali come la provenienza, il terroir, le note gustative e il metodo di lavorazione. Al contrario, il caffè commerciale è solitamente venduto già macinato e privo di indicazioni precise sulla sua origine, rendendo difficile tracciare la qualità del prodotto.

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Sostenibilità e valore del Caffè Specialty

Il Caffè Specialty non è solo una questione di gusto, ma anche di sostenibilità. I consumatori di questo tipo di caffè sono sempre più consapevoli dell’impatto ambientale e sociale della loro scelta. Sostenere il Caffè Specialty significa contribuire a pratiche agricole responsabili e garantire che i coltivatori ricevano un compenso equo per il loro lavoro.

Sebbene il prezzo del Caffè Specialty sia generalmente più alto rispetto a quello commerciale, questa differenza rappresenta un vero valore aggiunto. Il costo riflette il lungo e accurato processo di coltivazione, selezione, tostatura e distribuzione, che mira a preservare la qualità del prodotto finale.

Il Caffè Specialty è molto più di una semplice bevanda: è il risultato di una passione per la qualità e di un impegno verso la sostenibilità. Ogni tazza racconta una storia di dedizione, che coinvolge coltivatori, torrefattori e consumatori. Scegliere il Caffè Specialty significa scegliere un’esperienza unica, dove ogni sorso rivela la cura e l’attenzione dietro la produzione di un caffè d’eccellenza.

Barbara Fassio

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