Il cambio denominazione da Verdicchio di Matelica a Matelica sarà la giusta scelta?
Non è comune prassi fare un cambio di denominazione dopo 50 onorati anni di storia, ma sembra proprio che i produttori del pluripremiato verdicchio di Matelica DOC e DOCG siano ormai a buon punto per effettuare questo storico cambiamento.

Per coloro che non conoscono questo vino, e credo pochi, dato che è considerato uno dei vini bianchi più longevi e straordinari al mondo, sono passati oltre 50 anni da quando è stata riconosciuta la denominazione di origine controllata, consentendo nel tempo e tra gli appassionati di raggiungere livelli da far invidia ai più blasonati vini bianchi d’oltralpe. La caratteristica principale è data dal territorio dove viene coltivato.
La zona di Matelica infatti è una delle rare valli chiamate sinclinale, infatti corre da nor a sud invece di scivolare verso mare. Questo a livello geologico ha consentito nelle precedenti ere di accumulare sali che tuttora contraddistinguono l’assaggio sapido e minerale, inoltre le uve giovano delle forti escursioni termiche del periodo primaverile ed estivo, dove in nottate più fredde si raggiungono anche i 10°.
Ma cosa ha mosso i produttori a fare un passo cosi’ importante?
Abbiamo incontrato i protagonisti di questo storico cambiamento e li abbiamo intervistati.
Umberto Gagliardi presidente dell’associazione produttori verdicchio di Matelica insieme a Antonio Centocanti Presidente dell’ IMT ci spiegano le motivazioni e gli obbiettivi di questo passo importante per un piccolo territorio
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