Nasce il Consorzio di Tutela del Lambrusco
Finalmente si sono uniti sotto un unico marchio i tre Consorzi di Tutela del Lambrusco
Gennaio 2021
Il Consorzio di Tutela del Lambrusco di Modena, il Consorzio per la Tutela e la Promozione dei Vini DOP Reggiano e Colli di Scandiano e Canossa e il Consorzio di Tutela Vini del Reno DOC hanno unito le forze in un unico grande Consorzio di Tutela Lambrusco.
Chiamati a guidare il neo nato Consorzio, all’unanimità, come presidente Guido Biondi e Davide Frascari in qualità vicepresidente.
Il neoeletto presidente Biondi ha dichiarato
“È un giorno importante per il nostro Consorzio, che inizia ufficialmente la sua attività attraverso la prima seduta del suo consiglio di amministrazione. “La sfida sarà definire le strategie di comunicazione e i progetti di promozione più efficaci, sia a livello nazionale che internazionale”.
L’assessore regionale all’Agricoltura, Alessio Mammi dichiara in merito.
“Ho seguito nei mesi scorsi il percorso di avvicinamento alla costituzione di un unico consorzio di tutela del Lambrusco e voglio davvero complimentarmi con le cantine, le imprese vitivinicole e gli altri operatori del settore per questo nuovo assetto organizzativo che rende ancora più forte e competitiva sul mercato un’eccellenza del nostro territorio regionale come il Lambrusco”.
Il territorio complessivo del Lambrusco è costituito da oltre 16.600 gli ettari vitati che racchiudono le otto denominazioni, tra le province di Modena e Reggio Emilia e parte della la provincia di Bologna.
La produzione complessiva stimata è di oltre 42 milioni di bottiglie di Lambrusco DOC e di 170 milioni prendendo in considerazione le bottiglie certificate IGT.
È quindi operativo l’organismo che organizzerà la promozione del Lambrusco nel mondo.
Le otto denominazioni sono:
Lambrusco di Modena DOC
Lambrusco di Sorbara DOC
Lambrusco Grasparossa di Castelvetro DOC
Lambrusco Salamino di Santa Croce DOC
Lambrusco Reggiano DOC
Colli di Scandiano e Canossa DOC
Reno DOC
Bianco di Castelfranco IGT
Questo importante passaggio di poteri che si concentrano in un unico ente, consentirà finalmente di valorizzare i vari Lambruschi facendo forza sulla loro diversità e unicità, legati al loro territorio di produzione e alla tradizione degli storici abbinamenti da riscoprire presso le strutture ricettive, del territorio.
L’Emilia da sempre terra accogliente, potrà così far riscoprire i tesori dell’enogastronomia, che fino ad oggi sono rimasti celati ai più.