La storia del vitigno e del vino Pecorino
Se c’è un vitigno certamente autoctono delle Marche, questo è il Pecorino.
Le prime fonti storiche parlano del vitigno Pecorino nel territorio di Arquata del Tronto già nel XIII secolo, coltivato dai Francescani per ottenere un vino da “messa”, fu scelto questo vitigno essendo molto resistente ed adatto ai terreni molto impervi ed a condizioni climatiche difficili.
Nel 1526 negli statudi di Norcia ( diventata oggi, purtroppo per la nostra Regione, tristemente famosa anche per essere state una delle zone più colpite dal sisma) si legge la citazione di “vigne de pecurino” che regolava la coltivazione dei vitigni di Pecorino nel territorio, pochi anni più tardi simili norme vennero emanate anche nella zona di Arquata del Tronto.
Se ne parla nel Bollettino Ampelografico del 1875, che ne certifica la presenza lungo la dorsale dei monti Sibillini e ne venne accreditata la denominazione di questo vitigno nella zona di Ascoli Piceno.
Esportato nell dopoguerra, ed in particolare negli anni ’80, con risultati discreti nel Lazio e ancora migliori in Abruzzo, il vitigno conosce attualmente nelle colline della regione d’origine le interpretazioni più convincenti.
Il pecorino, un vino bianco eccezzionale
Come rivela il nome, il Pecorino predilige le colline dove una volta la coltivazione della vite si confondeva con la pratica della pastorizia, dunque quelle elevate, e riesce a tradursi proprio per questa ragione in un vino dalla notevole intensità olfattiva e contemporaneamente dal corpo decisamente robusto, caratteristica quest’ultima che ha spinto alcuni produttori alla maturazione in legno ed al contatto coi lieviti.
Il Pecorino di Offida D.O.C.G. Fiobbo 2008
L’Offida Pecorino Fiobbo 2008 di Aurora, proveniente dalla contrada Ciafone di Offida (provincia di Ascoli Piceno), autentico grand cru piceno, si pone ai vertici delle interpretazioni del vitigno grazie alla pienezza di sapore e all’eccezionale allungo sapido. Da non perdere.
Stile: pulito ma non tecnico, “rustico – elegante”.
Rapporto qualità prezzo: favorevole, sui 10 euro in enoteca.
Reperibilità: buona.
In tavola: è un vino molto versatile come abbinamenti, si può abbinare facilmente con carni bianche (pollo, vitello, galantina) sia con piatti di pesce ( abbinamento questo molto comune nelle Marche).
Da bere preferibilmente fresco ma non freddo.
Qui trovate la scheda del vino Pecorino